Gli occhiali AR o realtà aumentata sono diventati molto richiesti negli ultimi periodi. Ci sono molti modi diversi di utilizzarli e la loro utilità si sta espandendo ben al di là del mondo della tecnologia, sebbene molte persone ancora li confondono con i visori di realtà virtuale.
Vediamo i migliori in commercio nel 2022, a cosa servono, come si usano, come scegliere un buon modello e anche la differenza tra realtà aumentata e realtà virtuale.
Migliori occhiali AR
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Microsoft Hololens
Development Edition (Versione USA, importato)
Questi occhiali AR sono attualmente i migliori e più versatili in circolazione, si basano su una visione a realtà mista (MR) e funzionano grazie alla modalità di controllo a gesti.
Trasmettono e ricevono ologrammi ad alta definizione e dispongono di svariati sensori per analizzare l’ambiente circostante, hanno anche 4 fotocamere e un sistema auio surrond.
Non manca nulla a questo modello anche se più che occhiali si tratta di un vero e proprio visore indossabile. Il primo modello Hololens non è più disponibile, ma si trova facilmente il secondo.
Vuziz M400
Questi occhiali AR sono di una marca che si specializza proprio in visori di questo tipo. Sono fortemente ispirati come forma ai google glass, ma sono abbastanza diversi per quanto riguarda l’hardware e il funzionamento.
Unico difetto la batteria un pochino limitata, nel complesso di tratta di un buon prodotto.
Vufine Vuf-110
Questi occhiali AR sono di una marca poco conosciuta e per questo motivo si trovano ancora ad una fascia di prezzo molto conveniente.
Dispongono di un display ad alta definizione, sono leggeri e facili da trasportare e indossare.
Unico difetto, il display non è spostabile sull’occhio sinistro, ma rimane obbligatoriamente a destra.
Epson Moverio BT-300/BT-200/BT-40
Questi 3 modelli sono versioni differenti degli occhiali AR sviluppati da Epson. La differenza principale tra i modelli diversi, oltra ovviamente al prezzo, sta nella definizione del display, nella potenza dell’hardware e nel numero e qualità delle fotocamere.
Sono tre ottimi prodotti, non manca qualche difetto di funzonamento qua e là, ma tutto sommato fanno bene il loro lavoro e sono più che utili in contesti lavorativi.
Il design rimane lo stesso tra tutti e tre, risultano molto comodi e maneggevoli. Potete scegliere quello che vi piace di più a seconda delle vostre esigenze.
Differenza tra AR e VR
Questa piccola differenza è importante per capire meglio di cosa parliamo. La VR (virtual reality) è un mondo fittizio creato dall’uomo che però risulta veritiero al cervello umano a patto che si indossi un visore VR.
La AR (augmented reality) è invece una realtà che si sovrappone e aggiunge oggetti alla realtà già esistente e visibile a occhio nudo. Questo tipo di realtà si può creare con diversi metodi, tra cui anche alcune applicazioni per smartphone, ed ha scopi e usi completamente diversi rispetto alla VR.
Ad esempio possono usarla gli arredatori di interni per mostrare ai clienti come starebbero gli arredi all’interno di una stanza.
Occhiali AR come funzionano?
Gli occhiali AR sono particolari visori in grado di proiettare immagini olografiche sovrapposte ad una realtà già esistente, per scopi di varia natura.
Se agli oggetti proiettati, si applicano le leggi fisiche conosciute, per farli comportare in un certo modo, in questo caso, invece di AR (augmented reality) si parlerà di MR (mixed reality) o realtà mista.
Serve un esempio per spiegare meglio la differenza tra AR e MR e cosa ognuna delle due permette di fare.
Immaginate di voler arredare una stanza con un tavolo da ping pong. Non siete certi che ci sarà abbastanza spazio per giocare, calcolando tutti i movimenti dei giocatori e le possibili traiettorie della pallina.
Con la AR potrete posizionare il tavolo nella stanza, dove preferite, e magari anche dei giocatori fittizi.
Con la MR invece potrete posizionare anche la pallina e fare si che questa si muova secondo le leggi fisiche, calcolando perciò, anche con una certa precisione, dove rimbalzerà o quanto sarà in grado di andare lontano.
Ricadono nella categoria di occhiali AR anche quelli che non aggiungono nulla alla realtà visualizzata, ma semplicemente permettono di consultare informazioni sul contesto o l’ambiente in cui ci si trova, in modo da aumentare i sensi nella realtà percepita.
Un esempio di questo utilizzo è facile da capire: un architetto può usare occhiali del genere per avere sempre sott’occhio le misure di una casa di cui sta progettando gli spazi esterni.
Occhiali AR caratteristiche
Alcune caratteristiche sono più importanti di altre quando si scelgono degli occhiali AR, soprattutto se consideriamo le diverse modalità possibili e gli usi spiegati sopra.
AR o MR
Come prima scelta, dettata naturalmente dall’uso che intendete farne, bisogna capire se vi servono degli occhiali di realtà aumentata o di realtà mista.
per saper eche occhiali vi servono dovete rispondere a qualche domanda:
- gli oggetti che desiderate proiettare sopra la realtà esistente, devono essere in grado di reagire e interagire con l’ambiente circostante?
- Devono poter riconoscere e connettersi ad esso?
- Oppure vi basta che stiano li fermi dove li mettete o che vi diano le informazioni di cui avete bisogno?
Se la risposta alle prime due domande è si allora vi servono degli occhiali con MR, in caso contrario vi servono occhiali con AR.
Certificazione ambienti di utilizzo
Alcuni tipi di occhiali AR vengono prodotti per essere usati in specifici ambienti e per questo tipo di ambienti ricevono una particolare certificazione.
Viceversa in alcuni tipi di ambienti possono essere usati solamente visori che abbiano ricevuto delle certificazioni.
Questo è il caso ad esempio delle sale operatorie, dove ovviamente gli occhiali sono utilizzati per scopi medici molto delicati.
Occhiali AR: Monoculari o Binoculari
Altro dettaglio importante da tenere in considerazione, anche se in realtà questa caratteristica descrive già di per sé il tipo di occhiali che la possiede.
I visori con una sola lente (monoculari) sono praticamente tutti occhiali AR (esistono solo 2 eccezioni); i visori con due lenti (binoculari), che quindi somigliano molto di più a dei veri e propri occhiali, sono praticamente tutti MR.
FOV e Risoluzione
L’FOV corrisponde all’ampiezza del campo visivo, negli occhiali AR, di qualsiasi tipo, è molto importante perché il nostro sistema visivo è abituato a guardare le immagini periferiche con la coda dell’occhio, invece di girare la testa in direzione dell’immagine.
Maggiore è l’FOV e minori saranno i problemi di aggiustamento dell’occhio alla visione periferica tramite gli occhiali AR.
La risoluzione invece rende molto più nitida la visione, per questo motivo più sarà alta e più renderà semplice all’occhio percepire la tridimensionalità degli oggetti olografici, che si stanno osservando con gli occhiali AR, anche quando questi sono posti lontano diversi metri.
Controller
Spesso sarà necessario dare dei comandi agli occhiali AR durante l’utilizzo, perciò essi sono stati pensati in abbinamento a dei controller, le interfacce sono molto variegate anche perché dipendono dalla forma e modalità d’uso dei visori.
Alcuni hanno un PAD simile a quello dei computer portatili, posto direttamente sugli occhiali nel punto che i produttori hanno ritenuto fosse il più maneggevole per l’utente.
Molte volte si tratta di un punto sulla montatura degli occhiali, ad esempio l’asticella laterale.
Questa modalità di controllo può risultare scomoda in caso si lavori con gli occhiali in contesti industriali o in luoghi dove è necessario indossare guanti come dispositivi di protezione anti infortunio.
Un altra modalità di controllo di occhiali AR è il comando vocale. Sicuramente molto comodo e ben funzionante, specialmente in quelli di ultima generazione.
Il problema su cui riflettere in questo caso è il livello di rumore dell’ambiente in cui si opera con i visori. Se il livello è troppo alto, come ad esempio quello di un cantiere in corso, gli occhiali tenderanno a mal funzionare.
Una terza ed ultima modalità di controllo è il riconoscimento dei gesti delle mani. Si tratta certamente della modalità più versatile, per quanto i gesti non si possono fare con le mani occupate, rimane comunque utilizzabile sia in caso di rumore che con i guanti alle mani, presenta però due problemi.
Per prima cosa è un’invenzione di ultima generazione, per questo motivo i gesti disponibili sono ancora pochi mentre altri sono in via di sviluppo. Seconda cosa i gesti vanno memorizzati ed eseguiti alla perfezione, quindi richiedono tempo per essere imparati.
Sviluppo della tecnologia AR
Al contrario delle tecnologia della realtà virtuale, la tecnologia della realtà aumentata non ha avuto lo sviluppo desiderato. Molte delle aziende che avevano iniziato a sviluppare prodotti molto interessanti hanno dovuto rinunciare, forse perché il mercato non è ancora pronto ad accogliere o a vedere le potenzialità di questo tipo di visori.
In ogni caso, qualche buon prodotto è stato lanciato ed è oggi utilizzato principalmente dalle aziende. I produttori infatti hanno puntato su quest’ultime, per essere certi di riuscire a vendere i loro prodotti sviluppati con tanta fatica, piuttosto che sui singoli consumatori.
Conclusione
Spero che questo post sugli occhiali AR abbia chiarito tutti i vostri dubbi e vi abbia messo nella condizione di poter scegliere il modello che più fa per voi.
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