Se volete sapere tutto sulla coltivazione del radicchio siete capitati sul sito giusto infatti oggi vedremo proprio come coltivare il radicchio, questo fantastico ortaggio che spesso ritroviamo sulle tavole di tutta Italia.
La Coltivazione del radicchio
Cos’è il radicchio
Il radicchio è un tipo di cicoria da cespo che si trova molto spesso mischiata alla lattuga o insalata verde, nelle buste di insalate miste da condire.
Si può mangiare tranquillamente cruda, ma si trova anche in moltissime ricette, prevalentemente del nord Italia, nonostante il suo sapore amaro.
Attualmente è un prodotto IGP (indicazione geografica protetta) del trevisano, ma si coltiva benissimo in tutta la penisola.
La pianta
Il radicchio è una verdura dalle foglie rosse, da non confondere con le insalate, e cresce appunto in cespi che raggiungono i 5 cm.
Del radicchio si possono consumare anche le radici, in particolare la punta del fittone (la parte più bianca), che è una prelibatezza, se fatta imbiancare nel modo giusto.
Terreno e clima
Il radicchio non è una pianta delicata, il suo territorio d’origine (nel nord Italia) è molto freddo e rustico.
Come la maggior parte delle piante se il clima è temperato, avrà di sicuro una crescita migliore, ma se fa freddo non è un problema (resiste almeno fino ai 3 gradi).
Quello che la pianta non sopporta bene è invece l’alternanza di gelo e disgelo, che farebbe seccare il cuore.
Il terreno ideale per la crescita del radicchio è un terreno che assorbe bene l’acqua e che contiene parecchia materia organica.
Semina del radicchio
Solitamente si semina in semenzaio protetto e poi si trapianta in pieno campo.
Non è però sbagliato seminarlo direttamente nell’orto in file distanti circa 40 cm tra loro e con semi piantati a 1 cm di profondità e a 30 cm di distanza dagli altri semi.
La semina va effettuata in un periodo caldo o semi caldo (estate/autunno da giugno a novembre) per poi raccogliere i frutti nel periodo invernale.
Ogni varietà ha comunque uno specifico periodo di semina. Se invece si vuole trapiantare, bisogna attendere che le piantine siano almeno di 6/8 cm di altezza.
Irrigazione e concimazione del radicchio
Il terreno del radicchio non deve essere concimato eccessivamente, l’importante è che contenga materia organica al momento della semina e la germinazione, quindi basta assicurarsi di averlo lavorato bene in precedenza.
Questo tipo di pianta richiede molta acqua e costante irrigazione, attenzione però a non esagerare, il terreno con ristagni non va bene per nessuna pianta.
Se volete approfondire l’argomento leggete la nostra guida su come innaffiare il giardino che va benissimo anche per l’orto
Raccolto
Il radicchio si raccoglie a circa 60 giorni dalla semina. È possibile effettuare la raccolta 2 volte (la seconda volta dopo altri 45 giorni) se la prima volta si lasciano circa 5 cm di pianta ancora dentro il terreno.
Per raccoglierlo basta tagliare il cespo alla base, in seguito questo andrà tenuto in una cassa con della sabbia inumidita coperto da della paglia o un telo, per far formare le tipiche parti bianche, questo processo è detto imbiancamento o imbiancatura.
Malattie e cure
Le malattie più frequenti del radicchio sono:
Tutte e tre le malattie portano al marcire della pianta, in tempi diversi. La differenza è che la prima è causata da un batterio e le altre due da un fungo, il batterio va eradicato dalle piante e dal terreno sui quali rimane anche per lunghi periodo, il fungo può essere trattato con prodotti a base di rame, se non si fa in tempo sulla pianta, almeno sul terreno per le colture successive.
Coltivare radicchio in vaso
Le indicazione di coltivazione per il radicchio in vaso sono le stesse. Attenzione soltanto a scegliere un vaso che sia almeno di 80×100 cm o più grande se volete provare a piantare più piante, basatevi sulla distanza tra i semi e tra le file.
Tipi di radicchio
il tipo di radicchio più conosciuto è senz’altro il “rosso di treviso”, le sue foglie sono lunghe, curvate in cima e rosse con venature bianche.
Esistono varietà meno famose come il “radicchio di Verona”, di colore rosso scuro e dal cespo folto e basso o il “rosa di Gorizia”, di diverse tonalità di colori (dal verde al viola) piacevole da guardare.
Il più coltivato attualmente in Italia è il “rosso di Chioggia” di colore rosso intenso e dal cespo rotondo e compatto.
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Trucchi e segreti
Alcuni tipi di piante di radicchio vanno “forzate” per quanto riguarda l’imbiancatura. La forzatura può avvenire in vari modi:
- Rincalzo, a 1 mese circa di crescita tagliare il colletto del radicchio lasciandolo di 2 cm;
- In acqua corrente, a crescita completa estirpare la pianta, legarla a mazzetti insieme ad altre e immergerle in acqua corrente (di fiume) a temperatura circa di 12 gradi;
- In cassetta, il metodo più semplice, attuabile da chiunque, come spiegato poco sopra queste righe.
Conclusione
Spero che questo articolo sulla coltivazione del radicchio vi sia piaciuto e vi abbia aiutato nell’orto.
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