Ibisco: coltivazione e cura

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L’ibisco è bellissima pianta non è impegnativa. Prendersi cura dell’Ibisco è molto semplice, essa necessita di: ambiente sano, giusta fertilizzazione e potatura, protezione da malattie e consociazioni adeguate. Oggi vedremo l’Ibisco: coltivazione e cura.

 

Ibisco: coltivazione e cura

 

Coltivazione e cura dell’Ibisco

Prima di tutto cos’è lIbisco? È una pianta della famiglia delle Malvaceae, fiorisce senza pause da Luglio a Settembre e i suoi fiori a imbuto spuntano dall’ascella delle foglie o all’apice dei rami.

Questi possono presentarsi come:

  • un unico esemplare,
  • un esemplare doppio
  • Oppure come esemplari plurimi .

Possono avere i colori più vari: bianco, blu, arancio, rosa, giallo, rosso e talvolta la corolla e gli stami hanno colori contrastanti.

Ambiente di crescita dell’Ibisco

In Italia l’Ibisco è principalmente un arbusto ornamentale, si trova in moltissimi ambienti diversi, anche in piena città, perché resiste benissimo all’inquinamento.

La pianta si può coltivare in forma di alberello oppure di siepe, ha bisogno di esposizione al sole costante ed deve essere protetta dal freddo, quando la temperatura scende al di sotto dei 13 gradi.

Gli spostamenti da interno ad esterno devono essere affrontati delicatamente, evitando di posizionarla al sole diretto per le prime due settimane.

La cosa migliore è esporla soltanto durante le ore più fresche (durante l’estate) o più calde (durante l’inverno).

Terreno necessario e fertilizzazione dell’Ibisco

L’Ibisco può essere coltivato in vaso o in terra, non necessita di un tipo di terreno in particolare.

Se lo coltivate in vaso, attenzione a travasarlo ogni paio d’anni, poiché la pianta sana, cresce abbastanza rapidamente.

Va fertilizzata ogni 2 settimane circa; assicurare i nutrienti necessari farà sì che i fiori crescano sani, belli e in numero abbondante.

Abbisogna particolarmente di minerali tra cui: rame, magnesio e ferro.

I concimi possono essere sciolti direttamente in acqua per un assorbimento rapido.

Potatura dell’Ibisco

L’Ibisco si può potare a partire dal terzo anno di età, per eliminare parti rovinate o per dare la forma desiderata.

Il momento ideale è la primavera, appena dopo la ripresa vegetativa.

Il punto ideale dove tagliare è appena sotto il nodo e questa operazione permette di ottenere una pianta più ricca, con più ramificazioni in ogni direzione; il che significa anche più fiori meravigliosi.

Consociazioni dell’Ibisco

Le consociazioni più comuni per l’Ibisco sono altre piante da giardino quali:

  • l’azalea,
  • le cycas
  • l’oleandro.

Gli abbinamenti più utili, tuttavia, si fanno con le erbe, come:

  • il prezzemolo
  • il basilico,

perché il loro odore contribuisce a tenere lontani i parassiti.

Malattie dell’Ibisco e i rimedi 

Il danno più grave che può avere questa pianta deriva dalla cattiva coltivazione.

Le foglie ingiallite, la pianta con pochi fiori, i boccioli sempre chiusi, etc., sono segnale che qualcosa non va nel metodo di coltivazione, potrebbe essere l’esposizione, come la concimazione, come l’irrigazione.

Per quanto riguarda i parassiti ce ne sono di 2 tipi che attaccano queste piante o i loro fiori:

  1. Le cocciniglie o gli acari, si riconoscono da macchie brune sotto le foglie e si eliminano lavando la pianta o con antiparassitari specifici. Guida come eliminare le cocciniglie.
  2. Gli afidi, piccoli insetti verdi, che si possono vedere sulle foglie o sui rami della pianta, si possono prevenire potando, in modo che tra le foglie ci sia buona areazione.

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