Relativamente all’emergenza Coronavirus dichiarata dall’OMS il fabbisogno di mascherine protettive è cresciuto esponenzialmente in tutto il mondo facendole diventare un bene di lusso, insieme ai più svariati disinfettanti, specialmente quelli in gel per le mani.
È proprio per questo che oggi voglio spiegare la differenze tra le mascherine chirurgiche e quelle protettive delle vie respiratorie tipo FFP2 FFP3 proprio perché la confusione in materia è molta.
Differenze tra le mascherine chirurgiche e quelle protettive delle vie respiratorie.
Mascherine chirurgiche.
Sono quelle usate di solito dai chirurghi in sala operatoria, per evitare
La mascherina chirurgica è monouso ed è formata da due strati esterni di tessuto e uno, richiuso tra i due, composto di un materiale isolante. (vedi scheda tecnica) Ilpotenziale, che ancora tante persone non hanno capito, è quello di diminuire, portando a 10-15 cm, la distanza percorsa dalle micro particelle
di saliva il così detto droplet,
(in italiano significa gocciolina), che di solito è invece di un metro se la persona respira normalmente arrivando a 4 metri se la persona respira in modo affannato.
Avete capito tutti? Faremmo un enorme passo avanti verso la fine di questo incubo, se tutti indossassimo una mascherina chirurgica o artigianale o protettiva delle vie respiratorie.