Coronavirus news domande e risposte

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Coronavirus, il flagello che sta mettendo l’Italia in ginocchio è ormai sulla bocca di tutti e mi dispiace dirlo ma circola tantissima disinformazione.
I social sono invasi da fake news, partendo da vaccini che non esistono fino ad arrivare a test inutili per vedere se si è o no stati contagiati.

Coronavirus news domande e risposte

CORONAVIRUS NEWS DOMANDE E RISPOSTE

Coronavirus news domande e risposteBene oggi vogliamo andare a fare un pò di chiarezza riportando l’intervista che ieri sera a Skytg24 è stata fatta al Prof. Fabrizio Ernesto Pregliasco.
Virologo all’università degli studi di Milano, nonché ricercatore confermato in igiene generale,  Consigliere del Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro (CNEL) e Membro del Consiglio Nazionale Terzo Settore al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali di Roma.
Al professore sono stare fatte diverse domande sul Coronavirus che adesso voglio riportare per chi si fosse perso l’intervista.

 Come si trasmette il contagio ?

 
 
Il contagio si trasmette attraverso le goccioline respiratorie che, sopratutto i soggetti sintomatici, espellono tossendo e starnutendo diffondendole in un raggio che può arrivare fino a 1,80 mt circa, si consiglia la distanza di almeno 1,00 mt perché è li che c’è la maggior concentrazione.
Il professore
Coronavirus news domande e rispostepoi puntualizza il fatto che quello che sta emergendo in questi giorni dagli studi fatti in Cina, ma in particolare dal bellissimo studio fatto a Vò nei Colli Euganei, è che esiste un gran numero di soggetti asintomatici positivi che sicuramente possono contribuire anche se in misura minore al contagio. 

 

Questi asintomatici, quanto sono contagiosi?


Stiamo ancora però valutando quanto questi soggetti siano effettivamente contagiosi, perché essendo asintomatici, e quindi non tossendo e non starnutendo, le goccioline respiratorie emesse sono di gran lunga inferiori a quelle di un soggetto che mostra i sintomi.

Anche se bisogna dire, che queste goccioline le emettiamo tutti normalmente nell’atto della respirazione e quindi l’unico modo che hanno per contagiare qualcuno è con il contatto molto stretto, molto ravvicinato o situazioni di affetto tipo un bacio un abbraccio





Qual’è periodo di incubazione? Perché ultimamente qualcosa è cambiato.



Coronavirus news domande e risposteÈ possibile che in tutte le caratteristiche biologiche ci siano delle eccezioni, però il dato consolidato in tutto il mondo è un periodo che va da 2 a 11 giorni, con un valore medio di 5,2giorni.

È possibile che ci sia stato, ed è anche stato segnalato, qualche caso con tempi di incubazione più lunghi ma bisogna riuscire a capire se si è trattato di un soggetto che avendo una sintomatologia molto lieve, non evidenziata, non è stato ritenuto infetto, fino a quando la malattia non si è macroscopicamente palesata, con la comparsa di sintomi evidenti.

Cosa ne pensa delle voci che girano sul test da fare per vedere se hai il coronavirus? 
(trattenere il respiro per 10 secondi)

 

In questo periodo che tutti sono diventati medici!

Coronavirus news domande e risposteQuesta mi mancava! Dice il professore ridendo, beh! Queste Fake nascono da  aspetti come dire…. verosimili, perché ovviamente una buona capacità respiratoria rispecchia la salute di un organismo, e quindi ci permette di aumentare il tempo di apnea, però da li a poter dire che il test sia verosimile…..

Il professore poi smentisce anche le ultime dicerie sul fatto che l’ibuprofene, farmaco
antinfiammatorio, peggiora notevolmente i sintomi del coronavirus

Precisando poi che a oggi, alcune segnalazioni sull’argomento ci sono, ma si tratta di primi studi che non devono spaventare le persone, e sopratutto, condizionarle sulla scelta del giusto antipiretico duranti le fasi di questa malattia.

Esistono al momento dei farmaci che aiutano a contrastare il Coronavirus?

Prima di tutto si tratta di farmaci che vengono usati in situazioni particolari, quindi nei pazienti ricoverati e che hanno forme più pesanti, ci sono diverse opzioni riconosciute anche dall’AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco), che si stanno calando in sperimentazioni che ci possano permettere di andare oltre l’uso, così detto compassionevole, che si fa quando si parla di farmaci non registrati
Coronavirus news domande e rispostepiuttosto che farmaci fuori etichetta.

Come alcuni per l’HIV, oppure anche per quanto riguarda questo antimalarico storico, che però ha dei meccanismi di azione che hanno fatto pensare e anche verificare, su piccoli campioni di pazienti, dei risultati positivi.

Poi c’è anche il farmaco contro l’artrite reumatoide, molto interessante perché in questo caso, la sua funzione nelle patologie autoimmuni, è proprio quella di spegnere l’eccessiva risposta infiammatoria dell’organismo e quindi può funzionare anche a livello polmonare, essendo questa una complicanza del coronavirus.

Quindi abbiamo meccanismi diversi di farmaci, già in uso per altre indicazioni, che vengono somministrati ai pazienti più impegnativi, proprio per verificarne l’utilizzo più generalizzato. Ergo penso che in breve tempo ci sarà un approccio più consolidato alla terapia da utilizzare.


È vero che i soggetti ipertesi si ammalano di più?



Coronavirus news domande e risposteCi sono due studi, ma per precisare ancora in laboratorio, in vitro, che evidenziano come questi aceinibitori possano facilitare l’adesione del virus alle cellule del nostro sistema respiratorio.

Ad oggi non c’è nessuna prova che tutto ciò si realizzi nell’uomo;
altri studi invece dicono che i Sartani, un’altra classe di farmaci contro l’ipertensione, siano protettivi.

Comunque si tratta di prime osservazioni, come nel primo caso in laboratorio, ed altre in una piccola casistica, che non devono ad oggi essere considerati validi consigli da seguire, non cambiate quindi la terapia che state seguendo.

 

I tempi della ricerca per trovare un Vaccino quali sono?

Coronavirus news domande e risposte

Ci sono 20 studi che l’OMS ha censito, c’è un avanzamento, una velocizzazione in alcune situazioni, anche perché questo vaccino può utilizzare certe ricerche, che erano state fatte per vaccini contro la SARS e che erano già a buon punto,  quindi con modalità produttive già provate e sperimentate per
un virus molto simile.

Non voglio però dare false speranze, il vaccino non sarà pronto e disponibile in grandi quantità, per un’applicazione sistematica nella popolazione, non prima di 1-2 anni.

Cosa pensa dell’immunità di gregge di cui ha parlato anche il primo Ministro inglese?

 

gregge Io credo, anche vedendo le azioni successive dell’Inghilterra, che in realtà se pur tardivamente, stanno attuando azioni e opzioni simili alle nostre, rispetto a possibilità di controllo.

Diciamo che è stata la descrizione un po’ grossolana di un concetto, brutale, ma che sarà il nostro destino, cioè, un virus nuovo entra a contatto con una popolazione suscettibile, che non ha anticorpi,
non avendolo mai incontrato prima, e si diffonde in modo veloce e incontrollato.

Questo, diversamente dalla normale influenza che ogni anno si diffonde in modo limitato perché una buona parte di popolazione ha gli anticorpi sviluppati dalle malattie degli anni precedenti o grazie ad una vaccinazione.

L’unica arma che abbiamo contro il coronavirus è quindi quella di arginarne la diffusione per evitare che la nostra sanità vada al collasso.

Come si fa a distinguere il coronavirus da un’influenza o da un’allergia stagionale al polline.

 

allergie È un disastro perché si assomigliano un po’ tutte o perlomeno ci sono delle somiglianze, diciamo che le forme allergiche si riesce a differenziarle di più perché chi le subisce, è una persona che ha una sua carriera e riesce a riconoscere i sintomi iniziali e quindi ad aggregarli a quella che è la sua classica allergia da pollinosi stagionale.

L’allergia, salvo in rari casi si caratterizza
sostanzialmente per la presenza di starnuti a raffica, una secrezione liquida trasparente dal naso, un arrossamento degli occhi.

Purtroppo la congiuntivite è un sintomo del coronavirus, cosi come anche l’influenza stagionale gli assomiglia molto, diciamo che comunque, gli elementi principale che caratterizzano il coronavirus sono:

  • la febbre alta oltre i 38
  • difficoltà respiratoria, è vero che un’attacco asmatico potrebbe far pensare al Covid19 ma di solito questo si presenta in assenza di febbre nelle forme più impegnative.

È d’accordo sul fatto di fare più tamponi?

 

Nella prima fase di questa epidemia in Italia si è fatto così perché si voleva contenere questo incendio sin dall’inizio, quindi, dopo aver trovato il caso uno, abbiamo cercato di trovare il caso zero anche se non ci siamo mai riusciti.

Probabilmente perché c’erano già più casi zero,  e quindi il caso uno avrebbe potuto già essere il caso duecento.

tampone In una fase successiva, non è stato possibile attuare quest’azione in modo sistematico e quindi ad oggi si decide, sempre su indicazioni dell’OMS, di fare il tampone solo a chi ha la sintomatologia più importate e necessita di ricovero.

Anche per poterlo fare in modo protetto, evitando ulteriori contagi che a livello ospedaliero sono un elemento impegnativo.

Io credo che ora, che si è consolidata l’organizzazione, si possa immaginare un esecuzione del tampone, non a tappeto in modo grossolano, ma come hanno ben eseguito i colleghi dell’università di Padova, nel focolaio di Vo’ nei Colli Euganei.

Una raccolta sistematica in tempi successivi, in un’area geografica ristretta, per riuscire ad individuare una grossa parte dei contatti secondari di un caso indice e quindi di spengere l’incendio, bisognerebbe però riuscire a bloccare il 70% dei contatti.

Credo quindi che l’estensione dei tamponi, come ha chiesto anche la Toscana ultimamente, vada fatta con giudizio e con la collaborazione dei colleghi sul territorio che sono ben competenti per farli nel modo più strategico possibile.

Nel caso di degenza quanto dura la polmonite da Coronavirus ?

 

anziana coronavirus Dura tanto purtroppo e dipende dall’intensità dei sintomi, può andare da una decina di giorni, a addirittura a un mese e con la necessità poi di un periodo successivo di quarantena.

 Si è visto come, un soggetto ormai in pieno benessere, può rimanere positivo ancora per diversi giorni dai sette a i quattordici giorni.

Tant’è che è indicato per le persone che ritornano al proprio domicilio, la
quarantena e un’esecuzione un due giorni successivi, a distanza di 14 giorni dalla fine dei sintomi un tampone per poterli dichiarare definitivamente guariti dal Coronavirus.



Ci si può riammalare Professore?

Coronavirus news domande e risposte

È una domanda ancora senza una completa risposta, però le casistiche che ci vengono evidenziate, mostrano in realtà una carriera complessiva con magari un momento di negativizzazione dei test.

È più probabile quindi che si tratti di un andamento ondulante di alcune forme che però non sono una ricaduta, ma appunto un alto e basso in una patologia che normalmente inizia tranquillamente, poi però in quota sesta giornata fa vedere i suoi aspetti più negativi.



Una volta guariti si diventa immuni?



immunità da coronavirus Non abbiamo una risposta definitiva, rifacendosi alla SARS dove c’è stata la possibilità di seguire nel tempo questi malati, si può dire che almeno per tre quattro anni, se questo virus simile alla SARS, si comporterà nello stesso modo, una garanzia di protezione nel medio termine sembrerebbe garantita,
ma lasciamo sempre dei punti interrogativi.




Cosa succede se ci si ammala in gravidanza?

coronavirus e gravidanza Sembrerebbe praticamente nulla, sia per quanto riguarda il bimbo ma anche all’andamento della
malattia, vedremo, la casistica è limitata.

Ma ad oggi per quanto mi consta per quanto riguarda il nascituro non ci sono problemi, perché sembrerebbe che non venga trasmesso dalla madre al bimbo. quindi possiamo dire che i rischi per i bambini sono bassi.



Il caldo distrugge il virus?


Distruggere no, probabilmente ne rende meno facile la vita e la trasmissione perché tutti i virus respiratori amano gli sbalzi termici perché questi riducono la nostra capacità di risposta, sembra
infatti che nelle zone più temperate sembra diffondersi meno ma tutto questo in realtà lo scopriremo solo vivendo.

 

 

Che differenza c’è tra le vecchie polmoniti e il Coronavirus?

 

polmonite interstiziale acuta
Polmonite interstiziale acuta

Si vede radiologicamente in modo specifico una polmonite interstiziale cioè delle parti dell’alveolo, veramente diffusa in entrambi i lobi, ed è questa azione di iperattività del nostro organismo che nel tentativo di liberarsi del virus danneggia se stesso, rendendo difficile la respirazione.

 

 

Quanto tempo dovrà ancora durare questa emergenza?

Ci sono dei modelli matematici ma ognuno di essi ha dei difetti o comunque dei margini di errore, è difficile fare previsioni che magari sono precise nell’immediato, ma che perdono esattezza col passare del tempo.

Diciamo che ci vorrà ancora un po’ di tempo e ritengo che questa settimana sia cruciale
per capire quello che sarà, certo che se noi italiani ridurremo al minimo in contatti, i casi  diminuiranno, ma sicuramente questo virus ci terrà compagnia fino a maggio giugno con la possibilità ritorni.

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