Se sei capitato su questa pagina, è sicuramente perché vuoi sapere come coltivare i ravanelli.
Non ti preoccupare sei capitato nel posto giusto, infatti oggi vedremo la coltivazione dei ravanelli.
Come coltivare i ravanelli
Il nostro viaggio sarà breve ma intenso e ricco di informazioni, parleremo di cos’è il ravanello, i tipi di ravanello, come coltivare il ravanello, la semina e la cura.
Infine vi rivelerò una serie di piccoli, ma utili segreti e trucchi per prendersi cura di questa pianta dal delizioso frutto.
Cosa sono i ravanelli
I ravanelli fanno parte della famiglia delle Brassicaceae o Crucifere e sono ortaggi molto utilizzati nel pinzimonio, dato il loro sapore particolare che pizzica leggermente la gola, ma anche per minestre o altre ricette.
Coltivare ravanelli non è complicato, dal momento dalla semina occorrono dai 20 giorni ai 3 mesi per poterli raccogliere, quindi è molto semplice e veloce, inoltre, richiedono poco spazio e si possono addirittura coltivare in vaso.
La parte della pianta che si mangia è la radice, che è caratterizzata da una colorazione esterna che va dal rosso vivo al bianco, mentre la parte interna carnosa è bianca.
La forma varia da specie a specie, può essere tonda, ovoidale o allungata. Esistono diverse varietà di ravanello, le più conosciute sono:
- I ravanelli primaverili sono la varietà più conosciuta dalla gente, hanno una crescita molto rapida e sviluppano in primavera;
- I ravanelli estivi sono simili a quelli primaverili, ma tendono a crescere più lentamente;
- I ravanelli invernali sono molto più grandi, rispetto alle varietà primaverile ed estiva, e necessitano di più tempo per crescere.
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La coltivazione dei ravanelli
Il clima
Per i ravanelli non deve essere troppo caldo, la pianta ama il sole, ma in un clima temperato o fresco.
Se lo piantate in campo aperto assicuratevi che ci sia un clima adatto, se invece lo coltivate in vaso, mettetelo in un punto dove abbia sia luce solare che aria e ombra.
Il terreno
Quello ideale per la coltivazione del ravanello è del tipo sciolto e leggero, del tipo che drena facilmente l’acqua.
Se non avete un orto con questo terreno sarà necessario aggiungere della sabbia, che lo alleggerisca, prima della semina.
Inoltre il terreno deve essere ben lavorato, vangato in profondità e non eccessivamente fertilizzato, dato che l’azoto di molti fertilizzati finirebbe per far crescere di più la pianta e meno la radice, che è la parte commestibile ed interessante.
L’irrigazione
Deve essere costante e bilanciata, fornire alla pianta una piccola quantità d’acqua ogni giorno è l’ideale.
Per un ideale irrigazione potete usare un irrigatore oscillante, la cui pioggia fine sarà perfetta per le piantine appena nate.
Se volete potete leggere questa guida, su come annaffiare il giardino ma va bene anche per l’orto
Per quanto riguarda la cura, non serve fare molto, inizialmente andranno diradate le piantine in eccesso spuntate dopo la semina ed in seguito le erbe che potrebbero nascere intorno; quando la pianta è in pieno sviluppo non resta molto altro da fare.
Semina
Come abbiamo visto il periodo di semina varia a seconda della varietà, ma il ciclo colturale è fisso, in questo modo si può programmare la semina e la raccolta dei ravanelli, per non rimanere mai senza.
Il ravanello si semina in terra, a circa 1 cm di profondità, in buchette distanziate circa 5 cm tra loro e posizionate in file distanziate circa 20 cm l’una dall’altra.
Per essere certi di avere una pianta si possono mettere 3 o 4 semi nella stessa buchetta e in seguito diradare le piantine che crescono di meno.
Malattie e cure
Il ravanello, essendo una coltura a ciclo breve, non viene praticamente mai attaccato da funghi o batteri.
Sono invece molto comuni, e abbastanza fastidiosi, i parassiti come gli afidi o le altiche, che attaccano anche le altre piante di questa famiglia.
Sono abbastanza facili da rilevare perché causano buchi sulle foglie della pianta.
Il modo migliore per intervenire è il pireto, un insetticida naturale ricavato da un fiore ammesso anche in agricoltura biologica.
Trucchi e segreti
- Le insalate (ad esempio la lattuga) coltivate in consociazione vicino ai ravanelli ne addolciscono il sapore pizzicante;
- Per raccoglierli è sufficiente tirarli fuori dal terreno con le mani;
- Se conservati in un luogo fresco e buio, possono conservarsi anche per 2 settimane (fuori dal frigorifero);
- Maturano rapidamente e vanno raccolti altrettanto rapidamente o si rischia di farli marcire;
- A volte le piante possono fiorire, in quel caso il fiore essiccato produce dei semi, croccanti e piccanti, che possono essere consumanti in insalata .
Conclusione
Spero che il post sia stato utile e mi piacerebbe anche sapere se avete imparato come coltivare i ravanelli.
Sono cresciuti bene? Se avete riscontrato qualche problema quando siete stati nell’orto per la coltivazione, saremmo lieti di sapere quali.
Quindi commentate questo post a seconda della vostra esperienza. Se avete apprezzato il nostro lavoro condividete questo articolo, ci aiuterete a crescere.