Come allevare una tartaruga di terra

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Avete deciso di acquistare un animaletto che vi faccia compagnia, ma il cane è troppo impegnativo, quindi avete optato per qualcosa di più piccolo e vi è venuta in mente la tartaruga! Adesso, sicuramente, vi starete chiedendo come allevare una tartaruga di terra in casa.

Se è questa la domanda a cui cercate risposta, siete capitati sul sito giusto, oggi infatti parleremo della tartaruga domestica, in particolare della tartaruga da terra, i suoi bisogni, le sue necessità, e le sue abitudini.

Informarsi sull’animale che si vuole allevare prima di acquistarlo, è una cosa molto importante, che tutti dovrebbero fare; conoscere l’habitat, il clima, le esigenze del nostro amico, la sua alimentazione, le possibili malattie che potrebbe contrarre nel corso della vita, sono tutte informazioni necessarie perché possa vivere e crescere in salute accanto a noi.

L’allevamento di tartarughe di terra non è una cosa semplice, ma sicuramente dopo aver letto questo articolo ne saprete molto di più e riuscirete sicuramente ad allevare una tartaruga di terra in casa.

come allevare una tartaruga di terra

Habitat delle tartarughe di terra

Vi starete chiedendo: “Dove vivono le tartarughe di terra?“ Bene andiamo subito al dunque e vediamo come creare un habitat naturale adatto al loro benessere.

L’ambiente dovrà essere umido ma caldo, dovrà esserci terra, e molta luce, non fatevi ingannare dalla velocità di questo animale, anche se molto lente, le tartarughe si muovono molto, specialmente la mattina e la sera, mentre si fermano nei momenti di caldo più inteso.

Alla luce di queste informazioni, capirete bene che questo essere ha bisogno di spazio per muoversi, se avete intenzione di costruire o acquistare un terrario, tenete sempre a mente che dovrà avere una dimensione di circa 8 volte la grandezza della tartaruga e non dovrà mai essere trasparente affinché la tartaruga non veda oltre e si stressi nel tentativo di proseguire la sua camminata, sbattendo contro la plastica o il vetro.

Se volete approfondire l’argomento potete leggere la nostra guida all’acquisto di un tartarughiere di terra, dove potrete trovare dritte e consigli.

Una volta adulta, potrete trasferire la tartaruga nel giardino, se non ne possedete uno, dovrete continuare ad adattare il terrario alle sue dimensioni.

Cosa deve contenere il terrario

Il terrario, anche detto tartarughiere di terra, dovrà contenere:

  • Un substrato profondo circa 20 centimetri composto da sabbia terriccio e argilla
  • Se non esposto alla luce diretta del sole, dovrà essere dotato di lampada UVB, molto importante per l’animale (leggi la nostra guida sulle migliori lampade UVB per saperne di più)
  • Dovrà contenere, posti all’ombra e posti al sole, e un riparo per la pioggia e per il caldo cocente
  • Contenitore per l’acqua adattato alle dimensioni della tartaruga.

Caratteristiche che dovrà avere il giardino

Potrete liberare le tartarughe in giardino solo se:

  • Non ci siano oggetti che cadendo inavvertitamente possano ucciderle
  • Non possano accedere a scale che scendono
  • Non ci siano piante velenose o il giardino non sia trattato con veleni anti lumache topi ecc.
  • Il giardino sia recintato, per evitare che scappino

Se vivete in una zona dove d’inverno la temperatura non scende mai sotto lo zero, allora la tartaruga potrà passare restare li anche nella stagione più fredda, altrimenti dovrete metterle a svernare in un luogo protetto: una cassetta con erba umida dove potranno restare fino a primavera.

Il letargo delle tartarughe di terra

Essendo animali a sangue freddo, quando la temperatura si abbassa, il metabolismo delle tartarughe rallenta, riducendo quasi a zero il consumo di energia.

Quando la temperatura scende sotto i 10 gradi C° il suo organismo incomincia a prepararsi al letargo; incomincia a mangiare e a muoversi di meno, mentre continua a bere molto per svuotare del tutto l’intestino. Se andasse in letargo con cibo nell’intestino potrebbe anche morire.

Una volta passata questa fase, la tartaruga trova un posto riparato e li, sotto le foglie si addormenta fino alla primavera successiva. In certi casi scava un buco e si interra.

Questo avviene in attesa che torni la primavera e con essa le belle giornate ricche di luce e sole grazie alle quali l’animaletto può raggiungere la temperatura necessaria a svolgere la vita quotidiana.

Un errore che molti fanno è tenere, durante l’inverno, la tartaruga in casa, pensando che la temperatura dell’appartamento basti; Molte persone lo fanno senza i dovuti accorgimenti.

Far vivere la bestiola ad una temperatura di 22-23 gradi ( il vostro appartamento) impedirà l’innesco della fase di letargo, che di solito avviene sotto i 10 gradi C° ma non garantirà la giusta temperatura 25/33 gradi C° adatta a svolgere una vita normale.

In questo modo la tartaruga, rimarrà in una specie di limbo, sospesa tra il letargo e la normale vita, consumando le proprie energie e debilitandosi. Inoltre la mancanza di luce del sole peggiorerà le sue condizioni.

Il risveglio dal letargo

Al risveglio dal letargo la tartaruga dovrà fare un bagnetto caldo, per far si che si lavi e si idrati, usate un contenitore basso con un livello d’acqua tale che la bestiola possa lavarsi senza problemi, riuscendo a tenere facilmente fuori la testa. Vedrete che la tartaruga al risveglio berrà molta acqua, è una cosa normale.

Cosa mangiano le tartarughe di terra

Allevare una tartaruga di terra significa anche occuparsi della sua alimentazione, molto importante perché cresca sana abbia una vita longeva, bisogna fare una distinzione a seconda che la tartaruga viva in terrario, oppure in giardino e quindi all’aperto.

Alimentazione in terrario

In questo caso saremo noi a somministrare cibo all’animale, e quindi dovremo fare molta attenzione, perché saremo i diretti responsabili della sua salute.

Non dovremo dare alla tartaruga solo mangimi per rettile acquistati in negozi di animali, perché sarebbe un’alimentazione troppo ricca di carboidrati.

Dovremo invece alternare ad essi anche lattuga (ma non troppa, contiene molta acquaCome allevare una tartaruga da terra e potrebbe dare fastidi digestivi, quindi una volta al mese come la frutta), radicchio, se avete la possibilità sono ghiotte di erba fresca di campo ( trifoglio, dente di leone), foglie di cavolo, rucola.

Potrete anche dare frutta, come lamponi, frutti di bosco, fragole, cocomero, chicchi d’uva, ananas.

Elemento molto importante per lo sviluppo del carapace è il calcio, che potrete somministrare facendole mangiare l’osso di seppia o i gusci d’uovo.

Alimentazione in giardino in situazione di libertà

Se il vostro animaletto ha la fortuna di poter vivere spensierato in un giardino, allora avrà a disposizione una grande varietà di alimenti.

Potrà infatti cibarsi di fiori, erba e piante che crescono spontanee, l’unica cosa che dovrete fare è assicurarvi, come ho già detto prima che in giardino non siano presenti erbe velenose, oppure trattate con veleni.

Potrete aggiungere a questo tipo di alimentazione, un po’ di frutta; se volete fare un grande regalo alla vostra tartaruga, piantate denti di leone o trifoglio, ne vanno ghiotte.

Come alternativa potete sempre lasciare in giardino del fieno umido, potrete anche vedere la tartaruga mangiare piccole lumache o escrementi, è una cosa occasionale ma del tutto naturale.

Cibi proibiti

Una cattiva alimentazione può portare a malattie molto gravi come la piramidalizzazione del carapace, ce ne accorgiamo perché il guscio prende un effetto bombato.

La tartaruga non deve assolutamente mangiare,

  • Carne
  • Latticini
  • Pane

Malattie delle tartarughe di terra

Per allevare una tartaruga di terra dobbiamo necessariamente avere un infarinatura dei possibili malanni che possono colpirla, per cercare di fare di tutto perché questo non  avvenga.

La tartaruga nonostante le sembianze simili a quelle di un carro armato, è un animaletto fragile, che può andare incontro a malattie, a volte anche gravi e debilitanti.

Campanelli di allarme

Il primo sintomo che deve allarmarci è la diminuzione della vivacità della nostra amica, la tartaruga infatti, a parte la sua lentezza, è però un animale molto attivo, anche se con i suoi tempi, gironzolerà tutto il giorno, quindi sarà difficile vederla ferma.

Un altro sintomo che deve allarmarci è una diminuzione dell’appetito, anche se non sempre è dovuto a malattie. Le tartarughe mangiano di meno anche se non vivono in condizioni ideali.

Eccessiva lentezza nei movimenti, o addirittura difficolta nel sollevarsi da terra, possono essere sintomo di debolezza.

Malattie del carapace

Osteopatia metabolica: causata da diete povere di calcio e vitamina D3, oppure dovuta anche a una ridotta esposizione ai raggi del sole o a lampade UVB.

Se non curata questa malattia può portare ad un indebolimento del carapace, fino a malformazioni.

Di conseguenza la tartaruga sarà indifesa dagli eventuali attacchi di predatori, schiacciamenti, o cadute.

Infezioni del carapace: sono dovute a batteri che infettano eventuali lesioni del carapace. Il primo sentore che deve allarmarci è la comparsa di macchie sul guscio; se non curata, questa infezione può portare a ulcere, e nei casi più gravi progredire fino ad intaccare i tessuti molli e gli organi interni dell’animale.

Malattie degli occhi

Le tartarughe da terra soffrono spesso di congiuntiviti batteriche, dovute a ferite o a corpi estranei.

Se non effettuato in un luogo idoneo, il letargo può portare a incrostazioni e arrossamenti degli occhi.

Quindi, dobbiamo sempre cercare di tenere puliti gli occhi del nostro animaletto, per salvaguardare la sua vista.

Malattie della pelle

Dermatiti: le riconosciamo per la comparsa di una patina chiara sulla pelle squamosa dell’animale. In questi casi i soggetti colpiti devono essere messi in quarantena, fino a cessato allarme.

Abrasioni: Io dico sempre “muro o non muro, tre passi avanti“, questa frase rispecchia molto il carattere ostinato delle tartarughe, così facendo si procurano spesso graffi, o nei casi più gravi lesioni sulla cute (testa collo e zampe)

Altre volte possono essere provocate da attacchi di predatori, uccelli, cani, gatti, topi. Le ferite possono infettarsi se non curate bene.

Malattie delle vie aeree

Il primo sintomo sono narici che presentano secrezioni.

Stomatite: il cavo orale delle tartarughe può infiammarsi, dopo l’attacco di batteri o virus, ce ne accorgiamo perché le mucose si arrossano, a volte abbiamo anche la presenza di placche, e insorge inappetenza dovuta al dolore.

Polmonite: i sintomi sono difficoltà respiratorie, dovute a malnutrizione e stress.

Conclusione

Spero che questa guida su come allevare una tartaruga di terra, vi sia stata utile e che abbiate trovato le informazioni che cercavate.

Se così è stato, aiutateci a crescere condividendo questo post sui social o suggerendolo a i vostri amici amanti delle tartarughe.

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