Se avevi intenzione di ottenere informazioni utili sulla coltivazione della valeriana, allora ti dico che sei capitato sulla pagina giusta.
La valeriana è un tipo di verdura comunemente nota come insalata ed è anche chiamata Valerianella, Songino o Soncino.
È molto coltivata negli orti di famiglia, anche perché, oltre ad essere gustosa, è una delle poche coltivazioni che si possono fare in pieno inverno.
In cucina si può mangiare cruda, utilizzando magari le foglie più tenere, oppure cotta e bollita, utilizzando le foglie più dure e le altre parti del cespo.
La coltivazione della valeriana
La pianta

La valeriana è facile da coltivare e può darvi molte soddisfazioni. Come già detto si tratta di un insalata a cespo, da non confondere con la Valeriana Officinalis, che è invece la versione medicale; entrambe tuttavia hanno il classico effetto rilassante o calmante, per cui il loro nome è così famoso.
Nel caso dell’insalata ovviamente, questo effetto è molto leggero, appena percepibile. La pianta appartiene alla famiglia delle Valerianaceae di cui esistono oltre 150 specie, tutte coltivabili nel nostro paese.
Terreno e clima
La valeriana si coltiva benissimo durante tutto l’anno, resiste al freddo e al caldo, ma ovviamente non a temperature estreme.
Sa stare bene in pieno campo, ma se la temperatura è sotto i 5 gradi è preferibile seminarla in tunnel protetto.
Attenzione, se la coltivate in piena estate, cercate di trovarle un posto al riparo dai raggi solari diretti, che alla lunga la danneggerebbero.
Per quanto riguarda il terreno, assicurarsi che non sia troppo bagnato né durante la semina, né durante la crescita della pianta.
Le radici della valeriana non sono molto profonde è quindi facile assicurarsi che il terreno lasci filtrare bene l’acqua.
L’unica manutenzione che richiede è la pulizia delle malerbe che potrebbero crescerle intorno.
Semina della valeriana
Conviene seminare la valeriana e coltivarla ogni 3 o 4 settimane circa, questa cresce in circa 2 mesi, così potremo averla sempre disponibile e sempre sulla tavola ad accompagnare i nostri piatti.
Preparate il terreno con un rastrello cercando di creare un tappeto uniforme sul quale poi andrete a sparpagliare i semi.
La valeriana si semina, di solito, a spaglio sul terreno. Prendete i semi che avete e spargeteli in buchette profonde al massimo 1 cm.
È anche possibile seminarla in file, il che rende più comodo il lavoro di raccolta soprattutto se ne coltivate tanta.
Le file devono essere distanziate circa 20/25 cm tra loro, mentre le piante vanno posizionate in buchette a circa 5 cm di distanza l’una dall’altra.
Irrigazione e concimazione
La valeriana non è una coltivazione esigente, si adatta abbastanza bene a tutti i tipi di terreno, addirittura si accontenta della fertilità residua del terreno, che rimarrà se prima ci avete coltivato altri ortaggi o verdure, senza bisogno di utilizzare ulteriori concimi.
Se invece non avete mai coltivato nulla, dovreste spargere
in tutto l’orto del compost o del concime naturale acquistato. Se volete potete leggere la nostra guida su come fare il compost
Di solito la pianta non si annaffia, essendo una coltivazione dei mesi freddi infatti, il terreno rimane di per sé abbastanza umido da dissetarla per tutto il periodo della sua crescita.
Se invece la piantate in estate è necessaria l’irrigazione giornaliera, attenzione però a non esagerare con la quantità d’acqua.
Potete leggere la nostra guida su come annaffiare il giardino che va benissimo anche per l’orto
Raccolto della valeriana
Il suo cespo si raccoglie in modo semplice, basta infilare il coltello poco sotto la parte fuori terra della pianta e tagliare in orizzontale.
Si dovranno poi staccare le foglie ed andrà lavata e pulita dalla terra in un secondo momento.
Se invece si vogliono fare più raccolti si possono lasciare i cespi sul terreno e raccogliere solo le foglie in modo da lasciare che ne crescano altre sulla pianta con il tempo.
Malattie e cure
La valeriana non soffre di malattie, tuttavia può succedere che la pianta cresca troppo e sotto le foglie ci sia un mancanza d’aria.
Se ve ne accorgete potete intervenire togliendo qualche foglia tra le più grandi, ma sarebbe ancora più opportuno raccoglierla interamente e riseminarla.
Essendo piante direttamente a contatto con il terreno sono anche esposte all’attacco di parassiti, come le lumache, le limacce e addirittura i topi, che le trovano piuttosto gustose e le mangiano.
Coltivare valeriana in vaso
La valeriana si può coltivare in vasi con diametri medio-grandi, essendo un insalata a cespo la maggior parte della pianta, in seguito alla germogliazione, si troverà fuori terra. Le indicazioni per la coltivazione sono le stesse.
Tipi di valeriana
Le specie di valeriana sono tutte diverse, ma anche tutte simili. Non sempre è possibile o utile distinguerle quando si coltivano, in quanto il loro aspetto non varia molto e così anche il loro sapore.
Conclusione
Spero che questo post sulla coltivazione della valeriana sia stato di vostro gradimento e anche utile.
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