Coltivare carciofi

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Se sei capitato su questa pagina, è sicuramente perché vuoi sapere come coltivare i carciofi, quindi mettiti comodo e leggi tutto di un fiato questo post.

Vedrai che alla fine saprai tutto sulla coltivazione dei carciofi e potrai integrarla nel tuo bellissimo orto.

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Coltivare carciofi

I carciofi sono un ortaggio che conosciamo tutti molto bene. La loro forma caratteristica, che somiglia molto a un fiore, e il loro sapore è inconfondibili.

Questi buonissimi ortaggi sono molto famosi in tutta Italia anche perché sono tradizionalmente mangiati, in molte regioni, sotto le feste di Natale, durante il carnevale o la Pasqua.Coltivare i carciofi è perciò un lavoro che si fa d’inverno o al massimo in primavera.

Con questo ortaggio, mia nonna faceva di tutto in cucina, quello che mi piaceva di più era il carciofo ripieno alla ligure.

La pianta del carciofo

I carciofi, a differenza di molti altri ortaggi, sono piante perenni, che fanno parte della famiglia delle composite.

In realtà la pianta dura tutto l’anno, ma in estate o comunque con temperature troppo alte, va in dormienza, cioè rimane ferma, finché non riceve abbondante acqua che la risveglia.

Vuol dire anche che una carciofaia non deve necessariamente essere seminata ogni anno, ma se ben trattata, dura molto a lungo.

Terreno e clima ideali del carciofo

Il terreno della carciofaia deve essere ottimamente preparato, dato che la coltivazione durerà a lungo, anche anni.

Per prima cosa deve essere lavorato e vangato in profondità, almeno di 50 cm. Se il terreno tende al ristagno si possono seminare i carciofi in aiuole rialzate, che aiutino a far scorrere via l’acqua, in questo caso la parte sarà detta carciofaia a porche.

I carciofi richiedono spazio, si piantano a file distanti una o due metri tra loro lasciando un altro metro circa di distanza tra ogni pianta.

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I carciofi prediligono climi freschi e umidi, se le temperature salgono troppo o se c’è carenza d’acqua, come ho già detto, le piante vanno in dormienza e si riprendono solo alle giuste condizioni climatiche.

Le temperature in ogni caso non devono mai essere troppo rigide o troppo alte, altrimenti la pianta non ce la farà a sopravvivere.

Un modo per proteggere le piante dalle gelate è coprirle con la pacciamatura, che è sempre utile anche per proteggerle da altri pericoli.

La semina del carciofo

La semina si effettua da fine Gennaio a fine Maggio, dipende dalla varietà. Seminarlo è sicuramente il metodo più semplice per avere i carciofi nell’orto, ma se le condizioni sono proibitive le piante possono essere anche messe in semenzaio protetto o riscaldato e trapiantate nell’orto solo quando il clima lo permetterà.

Irrigazione e concimazione del carciofo

Il terreno dove coltivare i carciofi deve aiutare a mantenere una buona percentuale di umidità dopo l’irrigazione.

Contemporaneamente deve drenare bene l’acqua in modo da lasciare il terreno in condizioni perfette.

L’irrigazione durante i mesi invernali, soprattutto in presenza di abbondanti piogge, è limitata ai periodi più secchi e deve essere abbondante e praticata una massimo due volte a settimana.

Se vuoi approfondire puoi leggere la nostra guida su come annaffiare il giardino a seconda della stagione che va benissimo anche per l’orto

La concimazione è una parte molto importante della preparazione, prima della semina bisogna fertilizzare il terreno con almeno 5 kg di concime organico ogni metro quadrato di coltivazione.

In seguito bisognerà concimare di nuovo se il terreno è particolarmente povero e sofferente, altrimenti solo in caso si sposti la coltivazione.

Come raccogliere i carciofi

I carciofi si raccolgono tagliandoli alla base, lasciando una piccola porzione di gambo, che è anch’essa commestibile.

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Sono spesso scambiati per i frutti della pianta, quando invece sono i fiori. Esistono 3 tipi di raccolta di carciofi.

I carciofi di prima scelta sono emessi dall’apice della pianta

quelli di seconda scelta sono emessi dalle diramazioni principali

mentre quelli di terza scelta provengono dalle diramazioni secondarie.

I primi sono i più pregiati, i secondi quelli che di solito si trovano in commercio, i terzi sono quelli che si usano per le conserve e sono ottimi sott’olio.

Malattie e cure dei carciofi

I parassiti che più affliggono i carciofi sono gli afidi, che li attaccano in primavera, favoriti dalle temperature e aiutate da altri indetti che vi camminano sopra o intorno.

Il tipo di afidi che attacca i carciofi sono i neri e si possono combattere lavando le piante con del sapone di Marsiglia.

Un altro pericolo per i carciofi, soprattutto nella stagione invernale, sono i topi. Questi roditori attaccano le piante per nutrirsi delle radici, molte volte quando hanno poca disponibilità di altro cibo,

Difendere la carciofaia non è affatto semplice, metodi come le trappole sono efficaci solo in parte e agiscono quando il danno è, probabilmente, già stato fatto.

L’unica azione efficace è la prevenzione, informarsi bene se nel terreno o intorno ci sono colonie di topi, in caso chiamare una disinfestazione e attendere un anno prima di avviare la coltivazione di carciofi.

I carciofi soffrono molto per le infezioni da fungo; per evitarle occorre lavorare bene il terreno e, periodicamente, spostare l’intera carciofaia.

Coltivare carciofi in vaso

Gli accorgimenti che la pianta di carciofo richiede, ad esempio la profondità della semina o lo spazio tra una pianta e l’altra, non la rendono adatta ad una coltivazione in vaso. Bisogna avere un orto per poter coltivare bene i carciofi.

Tipi di carciofi

Esistono moltissimi tipi diversi di carciofi, alcuni però non sono molto adatti alla coltivazione, o piuttosto, non sono molto resistenti alle malattie. I principali tipi di carciofo coltivabile sono quello:

  • Romanesco, è la più coltivata, sono carciofi tardivi che richiedono un clima mite e si raccolgono a fine primavera;
  • Violetto, è una varietà particolare, ottima da mangiare anche cruda;
  • Quello di Paestum, una varietà tipica della Campania, riconosciuta come IGP;
  • E quello di sant’Erasmo, tipico Veneziano è tenero e carnoso, il più buono da fare fritto in pastella

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Conclusione

Spero che questo post su come coltivare il carciofo, vi abbia aiutato, e che abbiate trovato informazioni utili al suo interno.

Se così è stato, aiutateci a crescere condividendolo sui social, sarà il vostro modo di ripagarci per il duro lavoro.

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