Un’arnia per apicoltura è una struttura che fa da casa alle api e permette loro di riprodursi e contemporaneamente di produrre il miele, che è il motivo per cui noi la utilizziamo.
Da secoli gli esseri umani costruiscono arnie, con i materiali che riescono a reperire intorno a loro. Oggi però, ci sono aziende che le assemblano per noi quindi ci basta acquistarle per poter avviare il nostro allevamento di api.
Se siete apicoltori professionisti o anche se è da poco che avete deciso di intraprendere questa avventura, perché è cosi che mi piace definirla, potrebbero interessarvi anche il nostro alricolo sulle tute per apicoltore.
Tipi di arnia per api
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Esistono diversi tipi di arnia da apicoltura. I più diffusi sono ormai i modelli dall’alto, inventati in America per far in modo di non danneggiare le api durante la raccolta del miele. Questo tipo di raccolta è anche detta: razionale.
Arnia per api da osservazione
Questa speciale arnia per api, con pareti trasparenti viene utilizzata per sessioni didattiche, per mostrare agli studenti la struttura di un alveare e la vita delle api, o per l’allestimento di vetrine promozionali, in modo che i clienti possano vedere le vostre api e i favi in diretta.
L’arnia è provvista di due pareti mobili scorrevoli in legno per coprire le pareti vetrate, poiché le api non accettano che per breve tempo l’esposizione alla luce. Fra il favo da nido e quello da melario si trova l’escludi regina.
Arnia per apicoltura da osservazione FIORILLO
Vompleta di 1 favo, melario e telaio. Costruita con materiali ecosostenibili e del tutto made in Italy. Se avete bisogno di qualcosa di piccolo con cui iniziare a capire come far funzionare il vostro allevamento di api, oppure se il vostro scopo è didattico, questa è l’arnia che fa per voi.
Arnia per api da osservazione FIORILLO
Stessa marca sempre costruita con cura e materiali ecosostenibili, completa di melario e telaio. La differenza con l’arnia di sopra è che questa può ospitare fino a 10 favi al suo interno. Quindi si rende adatta ad attività più in grande.
Arnia per apicoltura Langstroth
Questa è stata la prima arnia per api razionale ad essere utilizzata ed è a sviluppo verticale. Molto usata in Europa, ma generalmente non in Italia.
Il nido è di dimensioni: 46,5x38x24 cm. I telai sono disposti perpendicolarmente rispetto all’entrata. Per la sua conformazione è più adatta ai climi miti.
Il melario e il nido hanno le stesse dimensioni, il che permette alla famiglia di api di svilupparsi su due diversi moduli ed essere così gestiti più facilmente, ad esempio durante l’invernamento.
Lo svantaggio è che i melari di queste dimensioni sono molto pesanti e sicuramente necessitano di macchinari specifici per essere sollevati quando sono pieni.
I vantaggi di questo tipo di arnia sono anche una minore produzione di fuchi che porta un beneficio nella produzione di covata e miele, la miglior distribuzione di scorte e polline e il processo di ventilazione facilitato.
Gli svantaggi di questo tipo di arnia invece sono la struttura rettangolare non adattissima per le api, difficoltà nella gestione dell’invernamento quando la famiglia si sviluppa al centro tra i due moduli.
Arnia Langstroth APISTORE
Questo modello di arnia è uno dei più venduti attualmente. In legno non trattato e non verniciato, completa di telaio e melario da 10 favi.
Nella sua semplicità funziona molto bene, risulta anche resistente e abbastanza durevole.
Arnia Langstroth APISTORE
Un altro modello di arnia dagli stessi rivenditori di quella sopra. La semplicità è la parola chiave anche in questo caso, nonostante l’arnia sia completa di tutto ciò che serve per iniziare un’attività cioè melario e telaio.
Anche questa è in legno ma verniciato, il materiale risulta durevole e leggermente più resistente della precedente agli agenti atmosferici.
Arnia per apicoltura Dadant-Blatt (D.B.)
Quest’arnia nasce come modifica della Langstroth e quindi presenta molte cose in comune con quest’ultima, per iniziare anch’essa è a sviluppo verticale.
Possiede un’altezza maggiore (31cm invece di 24), ma mantiene la distribuzione dei telai perpendicolari. La Dadant-Blatt è presente nella versione a 10 favi per apicoltura in nomadismo oppure in quella a 12 favi per l’apicoltura stanziale.
I vantaggi di questo tipo di arnia per api sono la maggiore praticità rispetto alla sua “antenata”. Il melario non è costruito con le stesse dimensioni del nido, ma è esattamente la metà.
Questo permette all’apicoltore di produrre miele anche da fioriture minori, non rischiando di mischiarlo con altri tipi di fioriture di più grande portata. Inoltre è decisamente più facile da maneggiare e da spostare.
Gli svantaggi di questo tipo di arnia per api sono invece minore modularità rispetto alla Langstroth. Le procedure di divisione della famiglia richiedono più attenzione e fatica.
Di solito gli apicoltori scelgono questo tipo di arnia rispetto alla Langstroth solamente se è molto diffusa nella zona dove decidono di avviare la propria attività.
Il modello Italica-Carlini, derivato dalla Dadant-Blatt è attualmente il più diffuso tra gli apicoltori italiani.
Arnia D.B. FIORILLO
Materiali ecosostenibili, marca made in Italy, arnia completa da 10 favi con melario e telaio. Un prodotto eccellente, non ce ne sono molte migliori di questa sul mercato. Ovviamente scegliete sempre tenendo a mente le vostre esigenze.
Arnia D.B. APISTORE
Un’arnia per api di legno con fondo fisso antivarroa. Completa con telai da nido e da melario, 10 favi, distanziatori per i telai, tetto in lamiera e maniglie per il trasporto. Leggera e maneggevole, ottima anche per apicoltura nomade.
Arnia D.B. Apistore
Un’arnia di legno verniciato con una forma molto particolare, esteticamente piacevole non il solito cubo. Tetto in lamiera spiovente, piedini di supporto in legno.
Può contenere 10 favi, non sono inclusi i telai. Un prodotto adatto a chi vuole mantenere una certa cura nell’esposizione della sua attività di apicoltura.
Arnia D.B Apicoltura Manfredini
Un’arnia per apicoltura con una qualità leggermente superiore alle altre, più che altro dal punto di vista della funzionalità. Davvero molto comoda da usare, viene fornita con gli accessori di base, ma comprende anche un un disco coprifavo a 4 posizioni, una gradita aggiunta. Adatta anche per il nomadismo, anche grazie alla sua eccezionale resistenza alle intemperie.
Arnia D.B. Fiorrillo
Altra arnia per api made in Italy costruita con materiali ecosostenibili. Una versione più piccola delle precedenti con solamente 7 favi, ma completa di ciò che serve per iniziare.
Può essere adatta a chi ha problemi di spazio o comunque deve rientrare in spazi ristretti.
Arnia urbana
Questo è un tipo di arnia innovativo, fatto per chi abita in città ma vorrebbe avviare comunque un piccolo allevamento, anche solo a scopo di produrre del miele per la famiglia o solo per divertimento.
Si può tranquillamente tenere in balcone ed è progettata per essere completamente sicura sia per voi, che per i vostri bambini che per le api stesse. Unica pecca il costo un po’ alto, ma per un’esperienza del genere si paga volentieri.
Arnia Warré
Anche l’arnia per apicoltura Warré rientra nella categoria delle arnie a sviluppo verticale. Una struttura più piccola della Langstroth e della Dadant-Blatt è dotata di quattro moduli di forma quadrata di dimensioni 30x30x21 cm.
Il design della Warré riprende un tronco di albero cavo, dentro il quale le api trovano dei supporti dove cotruire il loro favo, senza foglie cerulei, per minimizzare al massimo l’intervento dall’esterno dell’apicoltore.
I moduli possono essere aggiunti e tolti, ma rispetto alle altre arnie questa operazione si effettua dal basso non dall’alto.
I vantaggi di quest’arnia sono il maggior controllo di umidità e temperatura all’interno dell’arnia grazie a un tetto fatto di materiali come il cotone, la juta o la segatura.
Gli svantaggi di quest’arnia sono il prezzo maggiore rispetto alle altre sia della struttura che degli accessori che oltretutto non sono facilmente reperibili.
Arnia Top-Bar
La Top-Bar è l’unica ancora in uso (ad eccezione di quelle fai da te) a sviluppo orizzontale. Fornisce alle api delle barre di legno dove costruire il loro favo.
Questo viene creato non di forma rettangolare, come nelle altre arnie, ma arrotondato lungo i bordi inferiori.
L’arnia è di forma trapezoidale, il che consente l’estrazione dei favi evitando qualsiasi danno agli stessi e al resto delle creazioni delle api.
I vantaggi di quest’arnia sono la facilità di gestione e l’economicità, sia dei materiali sia degli accessori. Non necessita infatti nemmeno dei melari. Inoltre è l’arnia che risulta più naturale per le api poiché cerca di rispettare al massimo le loro preferenze. Ottima se non si desidera avviare una produzione di miele massiccia.
Gli svantaggi di quest’arnia sono l’estrazione del miele, che avvenendo tramite spremitura del favo ne impedisce il successivo riutilizzo. Ciò significa che ogni anno le api dovranno ricostruire i loro favi da capo, di conseguenza anche capire la giusta quantità di miele da estrarre senza fare danni alla famiglia di api che ne hanno bisogno per sopravvivere.
All’interno di una Top-Bar può anche essere difficile mantenere la giusta temperatura per le condizioni di vita ottimali delle api, soprattutto d’inverno.
Com’è fatta un’arnia?
Ma vi siete mai chiesti come è fatta un’arnia e quale scegliere per la nostra attività? Vediamolo insieme.
Arnia per apicoltura: due diverse modalità
Il primo compito di un’arnia è dividere la zona di raccolta del miele dalla zona dove le api covano anche detta nido, al fine di poter estrarre i favi pieni di miele senza danneggiare in nessun modo le api.
Un’arnia può svilupparsi in due diversi modi: in orizzontale o in verticale.
- Arnia a sviluppo orizzontale: sono utilizzati più che altro dagli apicoltori delle zone equatoriali, ma se ne trovano anche utilizzati in modo amatoriale nelle restanti parti del mondo.In questo tipo di arnia, l’ingresso si trova nella parte davanti, mentre il miele si raccoglie nella parte dietro. Queste arnie vanno più incontro alle esigenze delle api.
- Arnia a sviluppo verticale: in questo tipo, invece, le api entrano da sopra mentre il miele viene raccolto dalla parte sotto. Queste arnie sono molto più pratiche e di facile gestione per chi desidera fare dell’apicoltura una vera e propria professione. Queste arnie sono più indicate per raccogliere il miele senza alcun rischio di danneggiare le famiglie di api.
Arnia: componenti fondamentali
L’arnia ha delle componenti che la compongono, ognuna con il suo scopo. Partendo dall’alto queste sono:
- Tetto: si trova nella parte più alta della struttura e serve per coprire e tenere al sicuro il contenuto dell’arnia;
- Coprifavo: si trova sopra i telai e serve a proteggere il favo, in particolar modo dagli agenti ambientali;
- Telaio: è la parte dove le api creano i favi, depositando il miele al loro interno, oppure la parte dove creano il nido per la covata; esistono infatti telai da melario e telai da nido;
- Melario: costituito dal coprifavo e dai telai da melario, è la parte dove si raccoglie tutto il miele;
- Nido: la parte dove le api nidificano e covano, all’interno ci sono i telai da nido;
- Griglia escludi regina: è un struttura che impedisce alla regina, ma non alle sue operaie, di salire nel melario, si posiziona tra il nido e il melario;
- Griglia di ingresso: la parte attraverso la quale le api entrano nell’arnia;
- Cassetta antivarroa: una cassetta che raccoglie sul fondo dell’arnia gli acari varroa, molto dannosi per le api, e impedisce a questi insetti di risalire verso il nido;
- Fondo mobile: l’ultima parte dell’arnia, serve per pulire e controllare lo stato delle api in maniera comoda.
Arnia per apicoltura: accessori e componenti opzionali
L’arnia può anche avere degli accessori che possono essere più o meno utili a seconda del modo in cui vorremo organizzare la nostra attività di apicoltura. Vediamo quali sono e a cosa servono.
- Apiscampo: un’apertura che permette alle api di andare in una sola direzione, normalmente dal melario al nido e non il contrario;
- Nutritore: le api vengono di solito nutrite con una miscela di acqua e zucchero, per contenere il nutrimento ci sono queste scatolette, che possono avere diverse forme;
- Cassettino: un oggetto utile e versatile, può contenere favi pieni, sciami artificiali e altri materiali di stoccaggio;
- Fogli cerei: vengono montati sui telai per sostituire quelli usati, costituiscono un percorso su cui le api costruiscono le loro celle esagonali per il favo;
- Trappola sfucatrice; serve a impedire ai fuchi di entrare nell’arnia (rovinerebbero il lavoro delle api)
Arnia per apicoltura: come scegliere?
La scelta dell’arnia più adatta dipende in gran parte dal tipo di attività che intendete avviare. Volete una produzione di massa? Volete essere in grado di produrre solo il miele per voi e la vostra famiglia? Magari volete avviare una scuola di apicoltura o volete produrre e guadagnare con il miele biologico?
Avere una o più arnie per l’attività comporta comunque alcune spese, perciò per cercare di ottimizzarle è necessario pensare ai dettagli prima di scegliere.
Ad esempio il tipo Langstroth offre moduli tutti uguali e interscambiabili tra loro, potrebbe essere l’ideale per chi vuole una grossa produzione fatta di molte arnie.
Al contrario la Top-Bar è più adatta a una piccola attività di produzione di miele biologico o magari per una produzione personale.
Conclusione
Spero che questa guida sulle arnie per apicoltura vi sia stata utile e abbiate trovato quella che meglio si adatta alle vostre esigienze.
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